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#ConTantoAgio _ gesti di bellezza per la città
Dal 29 giugno al 12 luglio
Azioni, laboratori e performance di danza e musica per tutti, per portare gesti di bellezza in contesti fragili, avvicinando la città a realtà sociali silenziose, mettendo l’arte al servizio dell’umano, per poterla fruire con semplicità e con agio.
Spettacolo di fine anno – 12 giugno 2023
MUV Into the Wood – laboratorio estivo residenziale
MUV into the Wood
è un laboratorio residenziale tra danza e natura per ragazze e ragazzi dai 12 ai 16 anni
presso L’Alluce Verde – Monzuno, (località Zagnano)
dal 2 all’8 luglio
Lezioni di danza, laboratori, escursioni, costruzioni, letture intorno al fuoco, cucina, raccolta, panificazione… e tanto altro
Costo del percorso (comprensivo di lezioni di danza, pernottamento e pasti): 550 euro a persona
Adesioni entro il 9 maggio:
scrivendo a info@spaziodanza.com o telefonando allo 051-390778 (dal lun. al ven. ore 16:00-20:00)
Qualche info in più:
Stiamo definendo il programma dettagliato, al momento abbiamo previsto:
arrivo domenica 2 luglio al pomeriggio, ripartenza sabato 8 luglio mattina. L’accompagnamento alla struttura e il rientro a Bologna sono da organizzare in autonomia.
Oltre a classi regolari di danza, nutriremo questa esperienza con laboratori esperienziali a tema natura ed ecologia. La struttura che ci ospita per dormire è un ecovillaggio di nuovissima costruzione, nato su una collina di proprietà del villaggio stesso da cui si snodano sentieri e percorsi nel verde.
OLTRE COSA C’E’ – saggio di fine anno – 7 giugno h 20.30
Questa estate è #ConTantoAgio – gesti di bellezza per la città
#ConTantoAgio è una rassegna di danza diffusa che invita ad abitare lo spazio pubblico, la nostra città, con piacere, serenità, poesia. Fa parte di Bologna Estate 2021, attività promosse e coordinate dal Comune di Bologna e della Città metropolitana di Bologna – Destinazione Turistica.
#ConTantoAgio propone azioni, laboratori e performance di danza e musica dal vivo per la comunità dei cittadini. Portando l’arte “sotto casa” vuole generare la possibilità di incontrare gesti di bellezza quasi per caso, guardando fuori dalla finestra, mentre si porta a spasso il cane o si legge un libro sotto gli alberi, al parco.
MUVet ha sede nel crocevia di tre quartieri: San Donato/San Vitale, Santo Stefano e Savena. #ConTantoAgio si muove su questi territori in maniera capillare, coinvolgendo artisti del territorio, con laboratori intergenerazionali sul tema del movimento e performance site-specific di teatro, danza e musica. Ogni azione si adatta ai contesti in cui si inserisce, è agile e a basso impatto, accessibile a tutti.
IL PROGRAMMA
Qui tutti gli eventi, con inizio sempre alle 18:30:
- martedì 29 giugno, a Villa Aldini CORPO ACUSTICO – performance di improvvisazione tra danza e musica dal vivo, con Acoustic trio (Luca Bernard, Federico Eterno, Filippo Giuffrè) e MUVet (Chiara Zompa, Ester Braga);
- giovedì 1 luglio, a Villa Aldini 85MQ – PRATICHE DI INOPEROSITA’ – laboratorio/spettacolo intergenerazionale (dai 6 anni in su) di e con Daina Pignatti, Adele Verri, Flavia Verri. Come volgere a proprio vantaggio la “zona rossa”? Consigli pratici per una vita domestica coreografica.
- venerdì 2 luglio, al Parco Pasolini del Pilastro DESIDERATA – performance di danza costruita in dialogo con le persone, di e con Silvia Berti e Francesca Antonino. Ricerca cominciata nella primavera 2021 su uno spettacolo di danza ideale. A seguire NON TI PREOCCUPARE – performance teatrale di compagnia Legàmi dove si parla di dicotomie: vita e assenza, gioco e immobilità, diritto e negazione;
- lunedì 5 luglio a Villa Aldini MOSSO – Performance di improvvisazione tra danza e musica dal vivo di Minus – collettivo d’improvvisazione (suono) e Laagam (azione scenica);
- Martedì 6 luglio al Giardino A. Ivan PIni, Savena – replica di DESIDERATA
- Mercoledì 7 luglio alla Casa del Gufo, Savena ALL’ORTO CON IL NONNO – con Gaia Germanà e Daina Pignatti, un laboratorio di narrazione e movimento per nonni e nipoti.
- venerdì 9 luglio in Piazza Carducci – replica DESIDERATA
- Lunedì 12 luglio al giardino Santa Marta LETTURE MOSSE – condotto da Gaia Germanà laboratorio di lettura attraverso il corpo per bambini e bambine dai 6 ai 10 anni. A seguire IL PANE SEGRETO di Daina Pignatti, un racconto con suoni e oggetti per adulti e bambini;
- Mercoledì 14 luglio a Villa Aldini CORPO ELETTRICO – Performance di improvvisazione tra danza e musica dal vivo con COOP RUMORE TRIO (Federico Eterno, Carlo Marrone, Bob Nowhere) e MUVet + performers della città (danzatori e danzatrici della città).
I laboratori sono a prenotazione obbligatoria, le performance a ingresso libero fino a esaurimento posti.
Tutti gli eventi sono a offerta libera (consigliata 5euro)
Inizio eventi alle ore 18:30
Per prenotazioni o informazioni:
info@muvet.org
GINNASTICHE COLORATE
GINNASTICHE COLORATE _ progetto “E SULLE CASE IL CIELO”
In partenariato con l’Ufficio Reti del QUARTIERE SAVENA
Martedì 15 SETTEMBRE
Martedì 22 SETTEMBRE
DALLE ore 9:30 alle 10:30
Le ginnastiche colorate hanno l’intento di esplorare le tonalità del benessere. I colori che utilizzeremo vengono dal metodo Pilates, dalla ginnastica posturale e dalle tecniche miofasciali, e il dipinto finale sarà un perfetto bilanciamento tra forza, mobilità articolare ed equilibrio. Cornice di tutto sarà uno stupendo e ampio spazio verde che ci consentirà di muoverci in sicurezza. (Daniele Fortuna)
A cura di MUVet in collaborazione con l’associazione SENZA IL BANCO.
Due lezioni di movimento all’aria aperta, per tutti, per ricominciare a muoversi in sintonia con il
proprio corpo e la natura, in un luogo bellissimo e poco noto della città: l’area ortiva vicino alla
Casa del Gufo.
A condurre il percorso Daniele Fortuna: danzatore e coreografo, approfondisce e si certifica in discipline quali il metodo Pilates, lo yoga e
la ginnastica posturale. Studioso di medicina psicosomatica, tiene corsi di Pilates e ginnastica posturale, e si occupa di formazione e collabora con medici, fisioterapisti ed osteopati dal 2007.
Le lezioni di ginnastica colorata sono aperte a tutti
Sono gratuite e a iscrizione obbligatoria
Per informazioni e adesioni si può scrivere a info@muvet.org
Ritrovo presso
La CASA DEL GUFO – Via Longo 12 Bologna
A cielo aperto: danza, teatro e circo per la cittadinanza
A cielo aperto: danza, teatro e circo per la cittadinanza
è il progetto di MUVet selezionato dal bando Piccoli teatri di quartiere. Nato in collaborazione con il Quartiere Santo Stefano, Artelego/ Circo Sotto Sopra, Leila e Salvaiciclisti Bologna, e con il Comitato Torleone Insieme, è una rassegna di laboratori per le arti performative, dedicata ai residenti del quartiere e a tutti i cittadini.
Tra agosto e settembre, sette appuntamenti gratuiti animeranno il Giardino Santa Marta e il Parco Oliviero Olivo con performance, spettacoli e laboratori di arti circensi e danza urbana. Attraverso l’utilizzo delle cargo-bike di Salvaiciclisti e Leila Bologna le carovane di MUVet e Circo Sotto Sopra vi aspettano per pomeriggi di condivisione e (r)esistenza post-Covid!
I laboratori/spettacolo per adulti e bambini sono attenti alla mobilità sostenibile e all’ambiente, perché pensati a basso impatto, ma per sviluppare energia a propulsione umana, vicinanza e senso di comunità in un periodo di ripresa delle relazioni sociali e di prossimità.
Il programma prevede:
- 11 agosto alle 18:00, al Parco Oliviero Olivo “Co-Lab 1” laboratorio/performance di danza aperto a tutti guidato dai coreografi Michal Mualem e Giannalberto De Filippis (MUVet)
- 12 agosto alle 18:00, al Giardino Santa Marta, via Torleone 4/B “Augusto dove sei finito?” Spettacolo di clownerie, acrobatica, giocoleria ed equilibrismo (Circo Sotto Sopra)
- 18 agosto alle 18:00 Giardino Santa Marta, via Torleone 4/B “Up to you” laboratorio di danza con esito performativo guidato da Silvia Berti e Francesca Antonino (MUVet)
- 21 agosto alle 18:00, al Parco Oliviero Olivo “Arriva il CicloCirco con Io Bianco, Tu Augusto!” performance circensi di comunità, per scoprire nuovi modi di stare insieme + laboratorio musicale e di arti circensi (Circo Sotto Sopra)
- 15 settembre alle 17:30, al Parco Oliviero Olivo “Co-lab 2” laboratorio/performance di danza di comunità conducono Michal Mualem e Giannalberto De Filippis (MUVet)
- 18 settembre alle 17:30, al Parco Oliviero Olivo “Arriva il CicloCirco con Teriblà!” performance circensi di comunità, per scoprire nuovi modi di stare insieme (Circo Sotto Sopra)
- 23 settembre alle 17:30, al Giardino Santa Marta “La nonna al Circo!” spettacolo-laboratorio di acrobatica, giocoleria, equilibrismo e clownerie (Circo Sotto Sopra) Gli eventi sono gratuiti, ma a prenotazione obbligatoria per MUVet: info@muvet.org per Circo Sotto Sopra: circosottosopra@gmail.com o 3280178208/3475985762
Il progetto è stato selezionato dal bando Piccoli teatri di quartiere promosso dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana e finanziato grazie al crowdfunding “6000 piantine – Fotosintesi per la cultura” dell’Associazione 6000 sardine e a un contributo del Comune di Bologna. L’iniziativa è parte di Bologna Estate 2020, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Destinazione Turistica.
Qui l’evento Facebook con tutti gli aggiornamenti
Vi aspettiamo!
CHIUSURA SCUOLA
Cari Soci e Socie di Spaziodanza – MUVet,
con la presente siamo ad informarvi che, vista la situazione in corso, visto il decreto ministeriale e le ultime disposizioni regionali per contrastare la diffusione del corona virus, tutti i corsi di Spaziodanza sono sospesi da ora fino al 3 aprile (salvo nuove direttive).
Vi invitiamo a consultare il nostro sito e la pagina FB di Spaziodanza MUVet per tutti gli aggiornamenti sulla ripresa delle attività e per eventuali proposte di lezioni on-line.
Keep Moving.
A presto!
Francesca, Gaia, Silvia
Intervista di Susanna Recchia, a cura di Lucia Oliva
Lucia Oliva: Susanna Recchia, danzatrice, ricercatrice, insegnante che abbiamo invitato a
Bologna per aprirci un mondo, quello dell’anatomia esperienziale, accompagnato dalla
danza, dalla ricerca sul movimento, dalla ricerca di ampliare le proprie possibilità
espressive, e quindi anche le proprie possibilità di esistenza.
La prima cosa che chiediamo a Susanna è di presentarsi, magari raccontandoci come ha
incontrato questa disciplina nelle sue varie declinazioni, i diversi insegnanti con cui ha
studiato, da quali bacini hai attinto le informazioni che ha condiviso con noi.
Susanna Recchia: Ho conosciuto l’anatomia esperienziale nel ’99, attraverso Elisa
Barucchieri, che mi ha introdotta a questo tipo di lavoro e nello stesso periodo, quasi per
caso, ho trovato il libro l’Anatomia Esperienziale di Andrea Olsen buttato in un cesto, in
super-saldo, in una libreria di Avezzano.
Dopo un paio di anni che mi ero trasferita a Londra, ho saputo che Andrea Olsen, la
persona che aveva scritto il libro, con Caryn McHose, sua compagna di ricerca,
sarebbero venute al Laban, l’università in cui stavo studiando, per tenere un workshop di
un giorno. Da allora mi sono appassionata a questo lavoro e al modo in cui loro due in
particolare, queste due artiste, presentavano questo tipo di proposta. Da allora, cioè dal
2004, seguo annualmente il loro lavoro.
Questo incontro con Andrea Olsen e Caryn McHose e la loro ricerca è nato come
opportunità di studio, lentamente si è trasformato in un modo di vivere la danza, ma anche
la quotidianità, la relazione con gli altri; un modo di osservare il mondo, l’ambiente, la
natura e tutto ciò che ci circonda. Faccio quindi riferimento a questa chiave di lettura,
quella dell’anatomia esperienziale, nel proseguire il mio percorso formativo della danza ed
ora anche nel dirigere le prove della compagnia (CanDoCo Dance Company).
Lucia Oliva: Mi sembra quasi una prospettiva; cosa c’è in questo tipo di “lenti” da
applicare alla danza, al movimento, alla ricerca che ti ha da subito interessata e coinvolta
così profondamente?
Susanna Recchia: Come prima cosa ha cambiato il mio punto di riferimento, attraverso
l’anatomia esperienziale sono riuscita a capire che non era necessario affrontare
l’apprendimento del movimento dall’esterno verso l’interno. Cioè potevo non fare
riferimento ad un modello esterno e quindi estetico, altro da me, per poi cercare
successivamente di interiorizzare il movimento. Potevo non avere nulla da raggiungere,
copiare o imitare: con l’anatomia esperienziale ho capito che il punto di partenza, ciò a cui
fare riferimento, ero io stessa. Potevo partire da ciò che sentivo, ciò che provavo a livello
fisico, a livello emotivo e anche a livello immaginativo. Questo per me è diventato anche
un modo di comprendere la creatività: in un certo senso, tutto quello che sono, tutto quello
che immagino, tutto quello che sento, è fonte di ispirazione per creare movimento, ma è
anche fonte di consapevolezza di ciò che faccio a livello di azione, di interazione nella vita
di tutti i giorni.
Lucia Oliva: In questi workshop che tu insegni, proponi comunque un’esperienza di
gruppo. Come può questo mondo interiore, come questo mondo del sentire,
dell’osservazione, dell’ascoltarsi, può diventare incontro con l’altro?
Susanna Recchia: Ho molto interesse nel cercare di capire come questo tipo di lavoro
possa non diventare insulare. Parte della ricerca riguarda la consapevolezza di sé, la
consapevolezza del proprio corpo, del proprio respiro, ma non mi è mai interessato un tipo
di lavoro in cui la conclusione fosse quella.
Prendere coscienza di me stessa mi interessa, ma ciò che mi interessa maggiormente è
come vivere in questo mondo in maniera sostenibile, indendo a livello fisico, ambientale,
ma anche di relazione. Per me, quindi, il lavoro di gruppo è quasi un’occasione per fare
pratica di tutte queste cose, per poter condividere con altri sia il lavoro fisico che un modo
di essere. Questa è la mia proposta: ricercare la possibilità di una comunicazione che
vada oltre gli schemi imposti dalla società, o la pressione che abbiamo rispetto
all’apparire, o al dover essere, o al dover adattarsi a ciò che immaginiamo sia giusto – la
forma giusta, l’espressione giusta, il modo di parlare giusto.
Lucia Oliva: Mi sembra che questa sia una proposta profondamente politica: questo
lavoro nasce tra la specificità ed unicità dell’individuo, quello che è il gruppo e la sua
differenza nel suo essere molteplice. Questo porta con sè il senso di imparare a vivere
insieme agli altri. Secondo te, quindi, la danza cosa può offrirci da questa dimensione di
relazione?
Susanna Recchia: Questo è un aspetto che ho elaborato col tempo e con l’esperienza,
l’ho da sempre avvertito a livello viscerale pensando che determinate cose per me erano
importanti e che volevo farle, condividerle ed insegnarle agli altri. È con il tempo che sto
prendendo consapevolezza dell’importanza di questo lavoro anche come proposta politica,
quindi che va oltre il potenziale creativo. Per me è come un’opportunità, un’occasione
condivisa con un gruppo, di ricercare modalità alternative per comunicare, stare insieme e
per ascoltarsi.
Devo dire che molti degli artisti che ho conosciuto, interessati all’anatomia espereinziale, si
interfacciano anche con discipline che si occupano delle medesime tematiche in altre
modalità, come ad esempio la comunicazione non violenta, oppure la somatic
experiencing (lavoro terapeutico che si occupa del collegamento tra esperienza fisica e
trauma). Quindi, anche se il lavoro che presento non è necessariamente a scopo
terapeutico, sono perfettamente consapevole del potere trasformativo che il movimento
possiede: la trasformazione del singolo, penso possa portare ad una trasformazione del
gruppo che quindi può portare una comunicazione alternativa oltre le quattro mura di una
sala di danza.
Lucia Oliva: un’ultima cosa, anche piccola, che senti di avere urgenza di condividere?
Susanna Recchia: Sì! Ieri al pub ho trovato un sottobicchiere che riporta questa scritta:
Now life: too short for “maybe later”, anche se è abbastanza ridicolo che una frase del
genere, legata alla consapevolezza del momento, alla pratica del presente, arrivi dal
sottobicchiere di un pub, oggi l’ho proposta come perla di saggezza durante il workshop 🙂
Bologna – 5 Gennaio 2019